La compensazione volontaria della CO2 come strumento per attrarre nuovi clienti
La compensazione volontaria delle proprie emissioni di CO2, attraverso il sostegno di progetti di forestazione o di efficienza energetica, è uno strumento che permette alle aziende di dare il proprio importante contributo nella lotta ai cambiamenti climatici. Si tratta di una scelta nobile dal punto di vista etico, che si rivela altresì vincente sotto l’aspetto del business. I consumatori, infatti, sono oggi sempre più sensibili alla questione ambientale e privilegiano i brand e le aziende che si dimostrano attenti a questo aspetto a scapito di chi, invece, inquina in maniera indiscriminata. Il progetto Forever Zero CO2 offre alle grandi, piccole e medie imprese una soluzione naturale ed efficiente per ridurre o azzerare la propria impronta carbonica, che prevede la piantumazione di foreste di bambù gigante (una pianta che assorbe elevate quantità di CO2).
Compensazione volontaria della CO2: cosa significa
Compensare le emissioni di CO2, per un’azienda, significa controbilanciare la quantità di CO2 generata con la propria attività tramite il finanziamento di progetti che permettono di assorbire l’anidride carbonica già in circolazione oppure di evitarne e ridurne l’ulteriore produzione.
Tra le iniziative che si possono supportare per la compensazione della CO2 generata troviamo:
- interventi di forestazione o tutela delle foreste già esistenti, che fanno leva sulla capacità naturale degli alberi di prelevare CO2 dall’atmosfera, nel corso del processo di fotosintesi, e rilasciare ossigeno, effettuando un vero e proprio filtraggio naturale dell’aria;
- progetti legati all’efficienza energetica o all’utilizzo di fonti rinnovabili, volti alla riduzione degli sprechi e alla produzione di energia in maniera pulita.
Perché compensare le emissioni di CO2
La compensazione delle proprie emissioni di CO2 è obbligatoria per i grandi emettitori, in base a quanto stabilito dal Protocollo di Kyoto del 2005. Per le altre aziende e per i privati, invece, la compensazione della CO2 è una decisione volontaria, ma fortemente consigliata. Ecco alcuni motivi per prenderla subito in considerazione.
1. Per preservare il Pianeta per le generazioni future
Ridurre il proprio impatto ambientale è innanzitutto un dovere etico nei confronti delle generazioni future, che subiranno inevitabilmente le conseguenze delle nostre buone o cattive scelte dal punto di vista ambientale. Agire oggi per ridurre gli effetti dell’inquinamento garantirà a chi verrà dopo di noi un domani migliore.
2. Per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici
Non serve, tuttavia, guardare troppo avanti nel tempo per rendersi conto della necessità di un intervento immediato. Gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici, causati dall’industrializzazione, dall’utilizzo di combustibili fossili, dalla deforestazione e dalla cementificazione incontrollata, sono oggi sotto gli occhi di tutti e impossibili da ignorare. Il progressivo aumento delle temperature a cui stiamo assistendo è all’origine di fenomeni preoccupanti come lo scioglimento dei ghiacciai (con il conseguente innalzamento del livello dei mari) e il verificarsi di calamità naturali sempre più estreme e frequenti. Adottare scelte più consapevoli dal punto di vista dell’ambiente è quindi una necessità urgente e non più derogabile.
Attraverso la compensazione volontaria delle proprie emissioni di CO2, tramite il sostegno di progetti volti alla sua riduzione, le aziende possono fare la propria parte per contrastare le sfide ambientali globali e contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile stabiliti dall’Agenda 2030, con particolare riferimento al Goal 13 (agire per il clima), che prevede il dimezzamento delle emissioni di carbonio entro il 2030 e il raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050.
3. Per rispondere alle esigenze dei consumatori, attrarre clienti e investitori
La questione ambientale non è più un problema “astratto” e distante dalla vita di tutti i giorni, ma una preoccupazione concreta e fortemente sentita da buona parte della popolazione. Scegliere di compensare le proprie emissioni di CO2 significa quindi andare incontro alle esigenze dei consumatori, sempre più sensibili e attenti all’aspetto della sostenibilità.
Un’azienda responsabile dal punto di vista dell’ambiente, che si dimostra attiva dal punto di vista della compensazione della CO2 emessa con le sue attività, risulta più attrattiva e affidabile per i clienti vecchi e nuovi, che trovano in questo impegno una ragione in più per sceglierla.
Ad apprezzare tale scelta sono anche gli investitori (istituzionali e non), che preferiscono inserire nel proprio portafoglio aziende impegnate dal punto di vista del taglio delle emissioni.
Compensazione volontaria della CO2: il progetto Forever Zero CO2
Forever Zero CO2 è il progetto che offre ad aziende e imprenditori l’opportunità di compensare volontariamente le proprie emissione di CO2 supportando la realizzazione di foreste di bambù gigante, una pianta dalle incredibili proprietà di assorbimento del carbonio.
La piantumazione dei bambuseti avviene per opera di Forever Bambù, azienda italiana che dal 2014 realizza foreste di bambù gigante in Italia recuperando terreni abbandonati o depauperati dall’agricoltura intensiva. Le piante di bambù presenti in questi spazi vengono coltivate in base a un esclusivo protocollo di gestione agro-forestale, che le rende particolarmente performanti dal punto di vista dell’attività carbon sink: un ettaro si bambuseto di Forever Bambù è infatti in grado di assorbire in un anno ben 275 tonnellate di anidride carbonica, una quantità di 36 volte superiore a quella prelevata, ad esempio, da un bosco misto di conifere e latifoglie.
Le società che intendono ridurre o azzerare la propria impronta carbonica tramite Forever Zero CO2 possono scegliere tra diverse tipologie di foreste, di dimensioni via via maggiori in base alla quantità di carbonio che desiderano compensare:
- mini foreste di 8mq, in grado di assorbire 209 kg di CO2 all’anno;
- foreste Pro di 100, mq, in grado di assorbire 2,6 tonnellate di CO2 all’anno;
- super foreste di 1000 mq, in grado di assorbire 26 tonnellate di CO2 all’anno;
- iper foreste di 10.000 mq, in grado di assorbire 260 tonnellate di CO2 all’anno.
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