Le buone abitudini da osservare per la riduzione dell’impatto ambientale
Tutti noi, nel nostro piccolo, possiamo contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico. Anche le nostre più semplici abitudini quotidiane, come lavarsi i denti, mangiare, spostarci e riscaldarci hanno delle conseguenze sull’ambiente. Eppure, il più delle volte basta davvero poco per renderle più sostenibili. In questo articolo vediamo alcune abitudini da adottare per la riduzione dell’impatto ambientale dei nostri gesti quotidiani
Riduzione dell’impatto ambientale per contrastare la crisi climatica
Periodi di siccità estrema e prolungata alternati a ondate di grande freddo, alluvioni e cicloni sempre più frequenti e violenti, anche in momenti dell’anno atipici, ghiacciai che si sciolgono a vista d’occhio, determinando il progressivo innalzamento di mari e oceani, ecosistemi in tilt: quella che stiamo vivendo è una vera e propria crisi climatica che richiede azioni determinate e immediate.
Il progressivo aumento delle temperature, responsabile dei fenomeni appena citati, deriva infatti dalle azioni umane. Produzione di energia tramite la combustione di combustibili fossili, lavorazioni industriali, uso dei trasporti, agricoltura e allevamento intensivo, costruzione di edifici e infrastrutture: tutte queste attività comportano il rilascio nell’atmosfera di gas climalteranti – tra i quali troviamo in primo luogo l’anidride carbonica (CO2) – che si riflettono, appunto, sulle temperature e generano il surriscaldamento globale.
Per contrastare la crisi climatica dobbiamo quindi modificare i nostri comportamenti e abitudini, rendendoli più sostenibili e riducendo il loro impatto sull’ambiente.
Come ridurre il nostro impatto ambientale nel quotidiano
1. Utilizza l’acqua in maniera consapevole
Per via del costante aumento delle temperature e delle frequenti e prolungate ondate di siccità, l’acqua sta diventando un bene sempre più scarso e prezioso.
Secondo il Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2020 circa 4 miliardi di persone nel mondo vivono, ad oggi, in condizioni di scarsità fisica di acqua per almeno un mese l’anno ed è probabile che, sotto la spinta dei cambiamenti climatici, la carenza d’acqua diventerà sempre più prolungata. Sempre secondo il Rapporto ONU, il mondo potrebbe affrontare un carenza idrica globale del 40% entro il 2030.
Da questi dati si evince come l’utilizzo dell’acqua che facciamo nel nostro quotidiano, per lavarci, per cucinare e per pulire, debba avvenire in maniera consapevole e rispettosa.
Chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti, evitare di rimanere più tempo del necessario sotto la doccia, avviare la lavatrice e la lavastoviglie solo a pieno carico, utilizzando programmi di lavaggio ecologici, e, in generale, eliminare qualsiasi tipo di spreco, sono semplici accorgimenti che possono fare la differenza.
2. Ridurre e ottimizzare i consumi energetici e privilegiare le fonti rinnovabili
La produzione e il consumo di energia è tra i principali responsabili delle emissioni di gas serra all’origine del cambiamento climatico. Nel nostro quotidiano, dunque, dobbiamo utilizzare l’energia con attenzione e criterio, evitando sprechi che non solo danneggiano l’ambiente, ma anche il portafoglio, considerati gli alti costi di luce e gas.
Ad esempio possiamo spegnere la luce ogni volta che lasciamo una stanza e sfruttare al massimo l’illuminazione naturale; accendere il riscaldamento o l’aria condizionata solo se strettamente necessario, mantenendo una temperatura adeguata; evitare di lasciare gli elettrodomestici in stand-by, ecc.
Per minimizzare i consumi si possono realizzare interventi di efficientamento energetico, come la coibentazione delle pareti, l’installazione di infissi in pvc o interventi di isolamento termico. Raccomandata è anche l’installazione di pannelli fotovoltaici, che permettano di ottenere energia in maniera pulita e ridurre così le emissioni.
3. Rendere i propri spostamenti sostenibili
Quante volte scegliamo di prendere la macchina anche per percorrere brevi tratti, senza averne realmente necessità, ma solo per pigrizia? Eppure l’utilizzo di veicoli a benzina o a diesel comporta il rilascio nell’atmosfera di quantità esorbitanti di CO2.
Ecco perché, quando possibile, sarebbe meglio muoversi in bici o a piedi (un’abitudine che genera benefici non solo per l’ambiente, ma anche per la propria salute) oppure optare per i mezzi pubblici e per il car pooling. Anche le bici e i monopattini elettrici sono ottime soluzioni per percorrere brevi e medie distanze.
L’utilizzo dell’elettrico è un’alternativa da valutare anche per la propria auto: i veicoli elettrici, infatti, sono molto meno inquinanti e più sostenibili rispetto a quelli a benzina.
4. Adottare un’alimentazione sostenibile
L’industria della carne ha un fortissimo impatto ambientale. L’allevamento di animali è la principale causa di deforestazione nel mondo, responsabile della distruzione del 41% delle foreste tropicali. Le emissioni generate per la produzione di carne e altri prodotti animali sono alle stelle e, secondo un rapporto della FAO, rappresentano circa il 15% delle emissioni annuali di gas serra generate dall’uomo.
Da ciò si capisce come, l’eccessivo consumo di carne sia estremamente dannoso per l’ambiente (oltre che per la salute). Se vogliono ridurre il nostro impatto dovremmo quindi limitare al minimo (o eliminare) la presenza di carne nella nostra dieta e optare per un’alimentazione interamente o prevalentemente vegetale.
Inoltre, qualunque sia il tipo di alimento, bisognerebbe sempre privilegiare la filiera corta e scegliere prodotti a chilometro zero, che permettano di limitare al minimo i trasporti su strada e le conseguenti emissioni generate.
Non solo l’allevamento, ma anche l’agricoltura, quando condotta in maniera intensiva e prevede il ricorso a pratiche non sostenibili, impatta in maniera negativa sull’ambiente. Ad esempio l’utilizzo di pesticidi e fertilizzanti chimici genera inquinamento del terreno e dell’aria. Per rendere la propria alimentazione più sostenibile è quindi consigliabile consumare prodotti provenienti dall’agricoltura biologica e biodinamica, che prevedono l’impiego esclusivamente di sostanze naturali.
5. Seguire la filosofia “Riduci, Riusa, Ricicla”
I comportamenti consumistici, che ci spingono a sostituire continuamente oggetti ancora in perfetto stato con prodotti nuovi, senza un effettivo bisogno, sono estremamente dannosi per l’ambiente.
Che si tratti di un elettrodomestico, di un capo d’abbigliamento o di un elemento d’arredo, la produzione e la vendita di un oggetto impatta in maniera negativa sull’ambiente. Dalle materie prime all’energia consumata per fabbricarlo, fino al carburante utilizzato per trasportarlo, tutto ciò comporta una quantità esorbitante di emissioni di CO2.
Inoltre ogni volta che si compra un oggetto nuovo, è necessario buttare via quello precedente, generando rifiuti che si accumulano e inquinano il nostro Pianeta, generando fenomeni come il Pacific Trash Vortex.
Se vogliamo davvero ridurre il nostro impatto sull’ambiente, dobbiamo imparare a far durare il più possibile le cose che già abbiamo, invece che a comprarne di nuove, abbandonando i comportamenti “usa & getta” in favore di abitudini maggiormente sostenibili.
Alcuni esempi:
- acquistare capi, accessori e oggetti di seconda mano, invece che nuovi (e solo se strettamente necessario), privilegiando materiali e tessuti sostenibili;
- preferire la qualità alla quantità: comprare meno e meglio, così da far durare di più le proprie cose;
- fare una corretta manutenzione degli elettrodomestici, per allungare il loro ciclo di vita, e provare a ripararli quando si rompono;
- adoperare solo stoviglie riutilizzabili (piatti, forchette, bicchieri, ecc.) o, se inevitabile, optare per materiali biodegradabili e sostenibili, come la bioplastica (niente plastica tradizionale!);
- utilizzare una borraccia per bere (a casa, al lavoro, in viaggio…).
Riduzione dell’impatto ambientale e compensazione delle emissioni
Oltre a limitare al minimo le emissioni generate con le nostre attività quotidiane tramite l’adozione delle buone abitudini sopra riportate, un altro gesto che possiamo fare per ridurre il nostro impatto ambientale è supportare progetti che ci permettano di compensare la quantità di CO2 circolante.
Tra questi troviamo, in particolare, gli interventi di riforestazione o afforestazione, volti alla rigenerazione e protezione delle foreste precedentemente distrutte o alla creazione di nuove aree verdi. Le foreste, infatti, sono dei pozzi di assorbimento naturali, che rimuovono la CO2 presente nell’atmosfera e rilasciano ossigeno, effettuando un vero e proprio lavoro di filtraggio dell’aria.
Riduzione dell’impatto ambientale e bambù: il progetto Forever Zero CO2
Tra le iniziative di afforestazione che si possono sostenere attualmente troviamo Forever Zero CO2, il progetto targato Forever Bambù che permette a chiunque di compensare le proprie emissioni di CO2 e ottenere una riduzione del proprio impatto ambientale tramite l’acquisto di foreste di bambù gigante piantumate sul territorio italiano.
Perché proprio il bambù gigante? Perché il bambù di Forever Zero CO2 assorbe più CO2 di qualsiasi altra pianta!
In particolare, i bambuseti di Forever Zero CO2, gestiti secondo l’esclusivo protocollo di coltivazione di Forever Bambù, sono in grado di assorbire una quantità di anidride carbonica di ben 36 volte più grande rispetto a un bosco misto tradizionale, moltiplicando i benefici per l’ambiente.
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